L’impulso a sognare è una delle funzioni più misteriose ed affascinanti della psiche umana. Nel contesto di questo articolo, vogliamo esplorare i sogni dal punto di vista psicologico e scientifico, concentrandoci in particolare sul sogno di visitare i luoghi dove è nata la filosofia in Grecia.
Iniziamo rispondendo alla domanda: Dove è nata la filosofia greca? La filosofia greca ha origine nel I millennio a.C., con epicentro nel bacino mediterraneo, in particolare nelle città-stato di Atene, Mileto e Elea. Sono luoghi che hanno rappresentato per secoli il cuore pulsante del pensiero filosofico, luoghi ancora oggi visitabili nei sogni e nella realtà.
Succede spesso, infatti, di sognare luoghi, sia conosciuti che sconosciuti. Un fenomeno che possiamo interpretare sulla base della definizione di sogno data dalla psicologia: una sequenza di immagini, di idee, di emozioni e di sensazioni che si presentano, di solito involontariamente, nella mente durante determinate fasi del sonno.
Ma quale parte del cervello elabora i sogni? Secondo gli studi scientifici, la maggior parte del sogno avviene durante la fase del sonno REM, dominata dall’attività dell’amigdala, del cingolato anteriore e dell’ippocampo, aree cerebrali legate alle emozioni e alla memoria.
Da un punto di vista più scientifico, i sogni sono considerati come una sorta di allenamento notturno del cervello per prepararsi a future sfide comportamentali. Questo non significa che i sogni siano il contrario della realtà, ma piuttosto un’elaborazione della realtà o un tentativo del cervello di organizzare e interpretare le esperienze diurne.
Rispetto a questo, la filosofia greca portava un’attenzione particolare ai sogni. Qual è il valore dei sogni del mondo greco? I greci ritenevano che i sogni avessero un significato profondo e spesso insondabile. Consideravano i sogni come messaggi inviati dagli dei agli uomini, o come presagi di eventi futuri. Pertanto, i sogni sono messaggi potrebbe essere un’affermazione con la quale i filosofi greci avrebbero concordato.
Allora, come è nata la filosofia greca? L’attività del pensiero filosofico greco ha inizio nella vicenda storica con i cosiddetti “presocratici”. Questi pensatori introdussero un nuovo modo di ragionare, basato non più su miti e leggende, ma sulla ricerca naturale e speculativa della verità. Dunque, su cosa si basa la filosofia greca? Si basa sulla razionalità, sul dialogo e sull’interrogazione continua della realtà, incluse le sfumature più intime e personali della sfera individuale, come i sogni.
L’etimologia della parola “sogno” risale al termine latino “somnium”, derivato a sua volta dal verbo “somniare” che significa “sognare”. Il termine greco corrispondente era “όνειρος” (oneiros).
Per concludere, sognare di visitare i luoghi natali della filosofia greca può essere visto non solo come un desiderio di viaggio fisico, ma anche come un viaggio interiore alla scoperta delle radici del pensiero occidentale e alla profonda connessione tra la riflessione filosofica e l’esplorazione dei misteri della psiche attraverso i sogni.