Una delle sfide più interessanti rispetto all’apprendimento di una nuova lingua è rappresentata dalla Lingua dei Segni Italiana (LIS). Essa non è solo un sistema comunicativo di estrema importanza per le persone sorde, ma rappresenta anche un campo di studio affascinante e ricco di implicazioni sia linguistico-cognitive che socioculturali. È un traguardo raggiungibile con il giusto impegno e con gli strumenti adeguati, rovesciando l’idea che imparare una lingua significhi necessariamente saper parlare e ascoltare.
Da un punto di vista puramente semantico, “imparare” in LIS si esprime attraverso un segno specifico che coinvolge il movimento di una mano che parte dal palmo dell’altra mano rivolto verso l’alto e si sposta verso l’alto e in avanti, quasi a simboleggiare l’acquisizione di qualcosa di nuovo. Ciò riflette la natura visivo-gestuale della LIS, fatta di segni creati tramite l’uso di mani, viso e spazio circostante.
Ma ciò che rende l’apprendimento della LIS un’esperienza unica è il fatto che essa coinvolge non solo il quadro linguistico, ma anche quello emotivo. Infatti, è molto comune per chi sta imparando una nuova lingua sognare di utilizzarla. Sognare di parlare in un’altra lingua, in questo caso la LIS, è un chiaro segno che essa sta diventando parte integrante delle strutture cognitive del soggetto. È un modo per il cervello di “esercitarsi”, consolidando ciò che è stato appreso da svegli e integrandolo in modo sempre più naturale nelle capacità linguistiche complessive.
A volte, nei sogni, non si parla solo una lingua diversa, ma si ‘vede’ letteralmente l’uso dei segni. Sognare la lingua, in questo senso, è un’esperienza quasi metaforica, una sorta di espressione del desiderio di comunicazione e comprensione profonda che va oltre le barriere linguistiche tradizionali. Per molti, simboleggia l’esistenza di un legame forte e stabile con la lingua dei segni e una totale accettazione di essa come forma di espressione valida e gratificante.
L’apprendimento della LIS, come ogni lingua, richiede tempo e pratica. Quanto tempo? Questo varia molto da individuo a individuo, dal livello desiderato e dalla quantità di pratica effettiva. Tuttavia, si può affermare che, in media, ci vogliono da uno a due anni per raggiungere un livello di competenza base, per poi migliorare e affinare le proprie capacità nel tempo. Ricordiamo però che l’apprendimento di una lingua non è mai un processo finito, ma richiede un impegno costante per mantenere e ulteriormente sviluppare le competenze acquisite.
Imparare la LIS, quindi, è una sfida e un’avventura, un viaggio nel mondo della comunicazione non verbale ricco di significati e sfumature affascinanti. È un modo per sperimentare la potenza delle mani, del viso, dello spazio e, in ultima analisi, dell’animo umano nel creare e condividere significati.