Sognare e imparare l’arte del kimono in Giappone è un desiderio di molti appassionati di cultura orientale. Il kimono è simbolo stesso di questa cultura, infatti, in passato, la domanda “Cosa rappresenta il kimono in Giappone?” avrebbe avuto una risposta scontata. Il kimono era, per antonomasia, l’abbigliamento tradizionale, indossato quotidianamente e che variava a seconda del rango sociale, dell’età e dell’evento a cui si partecipava.
Al giorno d’oggi, tuttavia, il significato del kimono ha assunto sfumature diverse. Non si tratta più solo di un semplice capo di vestiario. Il kimono è diventato un simbolo di raffinatezza ed eleganza, un pezzo di storia e cultura giapponese, un modo per rimanere in contatto con le tradizioni in un mondo sempre più modernizzato e occidentalizzato.
Il termine kimono, come si chiama in giapponese, è ご袖 (kosode), che significa letteralmente “cosa da indossare”. È un abito lungo fino ai piedi, con maniche ampie, indossato sopra l’abbigliamento di base. Il kimono viene fissato in vita con una larga fascia chiamata obi, che viene legata sul retro. L’arte di indossare il kimono è nota come kitsuke e richiede abilità e pazienza.
Passando alla domanda “Quanto costa un vero kimono giapponese?”, la risposta varia molto. Un kimono può costare da poche centinaia a svariate migliaia di euro, a seconda dei materiali utilizzati, della qualità della lavorazione, della rarità dell’oggetto e delle dimensioni. In generale, i kimono più costosi sono quelli fatti a mano e realizzati con seta di alta qualità.
Un vero kimono giapponese può essere considerato un capolavoro di artigianato e design. Il valore di un kimono risiede negli intricati dettagli, nella bellezza dei disegni e dei colori, e soprattutto nel significato culturale che esso rappresenta. Saper riconoscere un kimono di qualità e apprezzare la sua storia e la sua bellezza è una parte fondamentale dell’arte del kimono in Giappone.